L’arrivo di un cucciolo di Cavalier King
Questo articolo è tratto dal libro “Arriva un cucciolo!”, di Valeria Rossi

L’arrivo di un cucciolo di Cavalier King

Finalmente il gran giorno arriva e il cucciolo di cavalier king che tanto abbiamo atteso sta per entrare nella sua nuova casa, ma abbiamo preparato tutto?
Per prima cosa occorre controllare di aver messo in sicurezza l’abitazione, prestate attenzione affinché il nostro cucciolo non abbia occasione di ingerire i più svariati corpi estranei; per lui è normale leccare, masticare e ingerire tutto ciò che trova, sia in casa che all’esterno, mettendosi talvolta nei guai.
Cercate di ridurre al minimo queste occasioni di malessere sorvegliandolo e osservandolo il più possibile quindi fili elettrici e cavi attaccati alla corrente vanno nascosti, posizionare le piante in punti non accessibili al cucciolo perché sicuramente finirà con lo scavare la terra e masticare le piante che in alcuni casi possono risultare tossiche per i cani, chiudere i medicinali, i detersivi, pesticidi e veleni in un armadietto; considerate che parecchi contenitori sicuri per i bambini possono essere facilmente masticati da un cucciolo, l’immondizia dovrà essere chiusa in un secchio della spazzatura in un posto irraggiungibile affinchè il cucciolo non rovisti dentro e possa ingerire ossa, lische di pesce o altri rifiuti pericolosissimi, i balconi o terrazzi se hanno sbarre abbastanza larghe occorre mettere una rete a maglie fitte per evitare che possa accidentalmente cadere.
I cuccioli di cavalier king riescono ad arrivare dove meno ve lo immaginate.
All’inizio consiglio di acquistare lo stretto necessario per evitare di buttare via soldi inutilmente: un collare ed un guinzaglio, due ciotole, le traversine ed una cuccia molto accogliente dove lui può sentirsi a suo agio e rifugiarsi, e soprattutto lasciatelo tranquillo fino a che non sentirà il bisogno di venire cercarci per essere coccolato.

Non so se vi sia mai successo di assistere all’ingresso in un pet-shop del neo-proprietario di un cucciolo. Uno che entra e dice: “Buongiorno, ho appena preso il mio primo cane e non so esattamente di cosa abbia bisogno: potete consigliarmi voi?”
Al proprietario del negozio, in quel momento, si apre un sorriso che se si allargasse un po’ di più gli taglierebbe la testa in due, mentre sul fondo degli occhi cominciano ad apparirgli i dollarini tipo slot machine, come a Zio Paperone.
“Ma cerrrrrrrrrrrrrrrrto, la aiuto io!” esclama, prendendo il cliente sottobraccio e cominciando a guidarlo lungo gli scaffali.
E se avete la pazienza di aspettare qualche minuto, potrete assistere al pagamento di un conto che comprende: ciotola piccola, media e grande (per la crescita) per il cibo; ciotola piccola, media e grande per l’acqua; tre misure di collari (sempre per la crescita); da otto a dodici confezioni diverse di mangime (“meglio dargli la possibilità di scegliere”); tre guinzagli in colore abbinato ai tre diversi collari di cui sopra, perché vorrai mica essere così sciatto da andare in giro col collarino blu e il guinzaglio verde; cuccia primaverile, tappetino estivo, cuccione imbottito per l’inverno; cuccia in legno per esterni in pratica scatola di montaggio (il cliente non ha il giardino, ma metti che vada una settimana in campeggio…); mutandine igieniche e relativi pannoloni per i futuri calori, se la cagnetta è femmina (andrà in calore per la prima volta fra quattro o cinque mesi, se non viene sterilizzata prima: ma meglio non farsi cogliere impreparati); pettine a denti fitti, pettine a denti radi, quattro o cinque spazzole di diversa durezza più guanto-spazzola e panno; shampoo, balsamo, olio lucidante per il pelo; cappottino antifreddo, impermeabile antipioggia e scarpette da pioggia-fango (per non sporcare i pavimenti di casa); pollo di gomma (immancabile); quattro o cinque palline di misura diversa; tirannosauro di gomma col fischietto; streptosauro di gomma, senza fischietto; antipulci spray più collare antipulci; bocconcini, ossetti, biscottini in quantità industriale “per educazione e addestramento”.
E questo solo in caso di cliente che abbia chiesto “un corredo di base”.
Se poi il negoziante si rende conto di aver trovato l’entusiasta, quello che “nulla sarà mai troppo per il mio cucciolo”… allora il limite è il cielo.
Potrà uscire dal negozio munito di sottociotole in peltro, cuccia con baldacchino, copricuscinone felpato, abito da sposa/o, cinture di sicurezza per l’auto e collare con navigatore satellitare (attenzione, non sto scherzando: tutto questo esiste veramente).


COSA SERVE “REALMENTE” A UN CUCCIOLO DI CAVALIER KING


– due ciotole, una per il cibo e una per l’acqua. In acciaio inox, perché sono le più igieniche e le uniche che non verranno rosicchiate nei momenti di noia. Come misura va benissimo quella corrispondente alla taglia che il cane raggiungerà da adulto: visto che un cucciolo impiega circa sei mesi a raggiungerla, e non vent’anni, è del tutto inutile cambiare ciotole man mano che cresce. Finché sarà piccolino le ciotole verranno semplicemente riempite per un quarto, poi per metà…e così via. Non sta scritto da nessuna parte che la ciotola debba essere sempre e comunque zeppa: se per ora è troppo grande, resterà parzialmente vuota e non succederà proprio nulla (anzi, qualcosa succederà: che voi risparmierete qualche euro);
– un collarino di misura adeguata, sì, ma regolabile, cosicché non siate costretti a cambiarne duemila. Se il cucciolo è di piccola taglia, un solo collare regolabile potrà durargli per sempre. Se è di taglia grande dovrete probabilmente cambiarne un paio: ma non di più. In alternativa al collare potrete scegliere la pettorina: attenzione, però! Le pettorine normalmente vendute nei negozi di animali sono di concezione antidiluviana. La pettorina NON deve passare dietro alle ascelle del cane, sia perché irrita le ghiandole ascellari, sia perché induce il cucciolo a camminare con i gomiti in fuori e può rovinarne per sempre l’andatura. L’unica pettorina accettabile è quella costituita da due “anelli”, uno sul petto e uno sulla schiena, collegati da una striscia di tessuto che passa solo sulla schiena, fatta più o meno così:

Consiglio comunque di abituare il cucciolo anche al collare (specie se intendete portarlo in esposizione, perché lì le pettorine sono vietate, nascondendo la linea del cane ed impedendo al giudice di valutarlo).
– un guinzaglio che invece non avrà alcun bisogno di essere cambiato: prendete quello che desiderate usare e che durerà per tutta la vita del cane (a meno che il cane non lo distrugga prima: ma questo dipenderà da come voi saprete educarlo).
Evitate come la peste i cosiddetti “guinzagli da addestramento” pieni di borchie, moschettoni e affini: il cane deve imparare a camminarvi al fianco senza tirare, non deve essere “costretto a star lì” da improbabili imbragature medioevali. Scegliete un buon guinzaglio di cuoio robusto o di nylon, non troppo spesso e lungo circa un metro e mezzo e sottile: andrà bene per tutte le stagioni e tutte le circostanze.
– un tappetino imbottito, anche questo di misura adeguata alla taglia che il cane raggiungerà da adulto. Se per ora “gli è grande”, amen: resterà un po’ di spazio libero, che man mano verrà occupato. Comprare tappeti di misura crescente è solo uno spreco di soldi.
“Tappetino” vuol dire tappetino: ovvero, un rettangolo di stoffa imbottita. A meno che non viviate al Polo Nord, non serve assolutamente a nulla acquistare cucce con pareti, soffitti ecc., che costano dieci volte di più. Non vi consiglio neppure la brandina “con i piedi” sollevata da terra: anche il tappetino protegge il cane dall’umidità (a meno che non abitiate dentro a un fiume) e le gambe pieghevoli sono ad alto rischio di piegarsi quando non dovrebbero, intrappolando le zampe del cane (o le mani umane).
Se volete che il cucciolo abbia la sensazione di stare “nella sua tana” (cosa che in effetti gli piace moltissimo), piazzate semplicemente il suo tappetino sotto un tavolo, o sotto una scrivania, cosicché lui si senta protetto. Se il cane è proprio piccolissimo, la “tana” ideale è uno scatolone.
– giocattoli: se proprio ci tenete a quelli “griffati”, la scelta è ampia: però evitate accuratamente quelli coi fischietti dentro (rischiano di essere ingoiati) e le palline troppo piccole (stesso problema). Tra le varie palline scegliete sempre e solo quelle con il cordino attaccato, per due motivi: il primo è che solo con la cordicella potrete giocare in modo “interattivo”, ovvero in due (senza cordicella il cane dovrebbe mordervi la mano per poter giocare); il secondo è che, purtroppo, molti cani giovani esagerano e inghiottiscono la pallina, rischiando il soffocamento. In questo caso la cordicella è preziosa perché vi permette di tirarla fuori all’istante.
Se non avete la mania del giocattolo “figo”, potrete costruire voi stessi giocattoli meravigliosi con cui il cane si divertirà come un pazzo: per esempio, straccio arrotolato e annodato; riportello di tela imbottita; semplicissima vecchia ciabatta ormai inutilizzata.
In realtà la forma del giocattolo conta relativamente poco: basta che non sia pericoloso, poi va bene pressoché tutto. Quello che conta è il “modo” in cui faremo giocare il cucciolo: ma di questo parleremo più avanti;
– recintino. Un accessorio che quasi nessuno tenterà di vendervi (anche perché, essendo poco conosciuto in Italia, molti pet shop ne sono sprovvisti) ma che io trovo assolutamente in-di-spen-sa-bi-le per la gestione casalinga del cucciolo nei primissimi mesi. Costa un po’ caro e in realtà si userà per poche settimane (a meno che il cane non sia di taglia microscopica), ma credetemi: non vi pentirete mai di averlo acquistato.
Si tratta di un semplice recintino componibile, ovvero di diversi pezzi di ferro a sbarre che potrete unire a vostro piacimento per delimitare uno spazio. Questo vi consentirà sia di tener “chiuso dentro” il cucciolo quando non deve infastidirvi, sia di tener “chiusi fuori” i bambini, a cui verrà rigorosamente vietato l’accesso quando il cucciolo è nel suo spazio privato (attenzione: il comportamento corretto dei bambini non è compreso nel prezzo del recinto: è una regola che dovrete imporre voi in famiglia. Ma non avete idea di quanti problemi potrà risolvervi).
– trasportino per auto. Personalmente sono assolutamente a favore del tipo “Vari-kennel”, ovvero dei trasportini chiusi sui tre lati che vengono accettati anche per i voli aerei. Indispensabile per portare il cane in macchina nel modo più sicuro possibile, si renderà utile anche in casa quando il cane sarà ormai troppo cresciuto per poter utilizzare il recintino. Poiché il Vari kennel è in assoluto l’accessorio più costoso, acquistatelo di misura adeguata alla taglia definitiva del cane.
Attenzione: “misura adeguata” significa misura che permetta al cane di stare in piedi e di girarsi su se stesso: non significa “piazza d’armi in cui il cane possa fare un intero percorso di agility”. Il trasportino è una cuccia, una tana, un qualcosa in cui si sta prevalentemente sdraiati a dormire. Non c’è bisogno che sia a dodici piazze, ne basta una. Anzi, più è “su misura” e più risulta sicuro in macchina, dove uno spazio troppo ampio finirebbe per essere controproducente perché il cane verrebbe sballottato a destra e a sinistra ad ogni curva.
– prodotti per igiene e bellezza: ogni tipo di pelo ha le proprie esigenze, quindi fatevi consigliare dall’allevatore, se avete acquistato un cane di razza, o da un esperto toelettatore se avete preso il vostro amico in canile. Se la razza richiede accorgimenti particolari per la toelettatura (tosature, stripping ecc.) è inutile che ve li procuriate adesso, perché da cucciolo non ne ha ancora bisogno: le toelettature si eseguono solo sul cane adulto. Inoltre, con ogni probabilità, finirete per affidare la cura del pelo a un professionista, perché sono veramente pochissime le persone che decidono per il “fai da te”; e sono poche perché toelettare bene un cane è difficilissimo, occorrono anni di studio e di esperienza.
Se avete scelto una razza dal mantello “semplice”, un pettine e/o una spazzola, o un semplice guanto da toelettatura per i peli rasi, saranno più che sufficienti: non fatevi rifilare un armamentario da toelettatore professionista, se non lo siete: anche perché non sapreste come usarlo.
– neutralizzatore di odori. Accessorio indispensabile, che si trova nei migliori pet shop. Servirà per educare il cucciolo alla pulizia casalinga, quindi procuratevelo prima possibile.
Non serve altro, per ora. Quindi non comprate altro…a meno che il vostro cucciolo non appartenga ad una delle famigerate “liste nere” di presunti “cani pericolosi” (evito di dire quello che penso di questa definizione e delle relative ordinanze, perché questo è un libro per bene in cui preferisco non utilizzare il turpiloquio). Se così fosse, dovreste acquistare anche una museruola.
L’idea mi fa letteralmente rabbrividire, ma la legge è legge e va rispettata: quindi compratelo, il dannato aggeggio.
Ovviamente neppure la legge più idiota potrà chiedervi di metterlo a un cucciolo di due mesi, ma è bene comprarlo subito perché dovremo far sì che al nostro cane non appaia come la stupida e inutile tortura che in effetti è, ma come un accessorio da indossare con santa pazienza, sapendo che la sopportazione comporterà un bel premio alla fine.
Poiché dovremo cominciare subito a giocare con la museruola, per avere il tempo necessario ad abituare gradualmente il cane, per le razze che la richiedono è bene acquistarla subito.
La misura sarà quella adatta all’adulto perché per ora il cucciolo non dovrà affatto indossarla; quello che dovrete farci ve lo spiegherò in seguito.
Ovviamente il cucciolo non dovrà morire di fame, quindi bisogna acquistare anche il mangime o l’occorrente per preparargli la pappa casalinga: ma l’alimentazione giusta va concordata con l’allevatore e/o il veterinario, quindi non posso dirvi io che cosa comprare.
NOTA: Qualche lettore, forse, si starà chiedendo perché io non abbia parlato di cucce da esterni: semplice, perché il cucciolo non deve vivere all’“esterno” di nulla.
Se la vostra idea era quella di prendere un cane e di piazzarlo in giardino, vi prego di cambiarla subito perché ne rovinereste completamente il carattere, oltre a fare di lui un animale stressato e fondamentalmente infelice.
Il cane è un animale sociale, il che significa che è fatto per vivere in comunità: se in natura la sua collocazione sarebbe all’interno di un branco, nella società umana deve essere all’interno della famiglia. Certamente alcune razze di cani (quelle particolarmente attive, o quelle particolarmente grandi) possono passare diverse ore della giornata in giardino: ma MAI da soli, quando sono ancora cuccioli. A maggior ragione, un cucciolo non deve MAI dormire fuori di casa.

Vi consigliamo di leggere quest’altro articolo che riguarda la ricerca di un cucciolo di Cavalier King Charles Spaniel.